La patria del Prosecco, ma non solo

Angoli d'Italia

di Ilenia Braglia
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L’autunno è cominciato, la vendemmia è in pieno corso. Sono in fermento le vigne e le uve, pronte per essere raccolte tra i filari, arricchiti dai colori caldi di questa stagione. La situazione è frenetica sulle colline trevigiane, la patria del Prosecco. Le stradine si snodano tra le vigne in quella che viene chiamata la “Strada del Prosecco”, un percorso che regala scorci unici su natura e vita umana. La mia amica Anna mi racconda dell’angolo d’Italia in cui è nata, facendomi viaggiare tra quello che è il Veneto: una regione in cui colline, montagne, mare, pianura e fiumi si incontrano in un preludio di colori, suoni e storie da raccontare.

Tra mura e orizzonti

Immagina di entrare in un piccolo paese attraversando una porta medioevale, la cui arcata ha visto passare tante vite nel corso dei secoli, oltre alla tua. Immagina di guardarti intorno e di vedere una cinta muraria invalicabile, sormontata da merli e torri di guardia perfettamente conservate. Sei a Cittadella, in provincia di Padova: l’unico paese europeo con una cinta muraria dalla forma ellittica ancora perfettamente camminabile. Al suo interno, la vita di paese scorre lentamente, tra chiese, bar, mercati, passeggiate sotto i portici e aperitivi. È di questo che mi parla Anna, una veneta fiera della sua terra. Mi racconta di Asolo, in provincia di Treviso, chiamata la “città dei cento orizzonti” per la sua posizione, che offre una vista a 360 gradi sul territorio veneto. Se il tempo lo permette, si vede addirittura Venezia, mi dice. C’è Arqua Petrarca, la città dimora dell’omonimo scrittore, dove è ancora oggi presente con le sue poesie, parte integrante della storia del paese. C’è anche Bassano del Grappa, con il suo Ponte degli Alpini, in legno, e le sue distillerie. Un angolo d’Italia punteggiato da borghi, paesi e vite vissute, che si allacciano insieme per formare una terra fiera delle sue tradizioni e delle sue storie da raccontare.

Uno spritz tira l’altro


Cosa c’è di più tradizionale se non un aperitivo a suon di spritz? “Sai quando ti incontri per un caffè con una persona e glielo offri? Per noi c’è lo spritz: la nostra moneta di scambio a qualsiasi ora del giorno. Lo spritz è sembre un buon motivo per incontrarci.” Ed è proprio davanti a uno spritz che Anna mi parla delle cose che devo assolutamente mangiare quando andrò a trovarla. Tra questi, ci sono i bigoli all’anitra, il baccalà alla vicentina, la soppressa con polenta e funghi. Mi immagino già i sapori e i profumi. E mi immagino già con cosa dovrò innaffiare il tutto: qualche buono spritz e qualche calice di Prosecco.

Già che sei lì

Quest’angolo d’Italia non è solo punteggiato da borghi e paesini, ma anche da città d’arte degne di nota. Non perderti Treviso, Verona e Padova. Ma soprattutto, non lasciarti sfuggire Venezia, il “gioiello dei veneti”. Ma abbi rispetto di questa città, trattala con cura: i veneti sono molto gelosi della loro Venezia!

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