”Scherzetto” di Domenico Starnone, Casa Editrice Einaudi, 2016

di Pinuccia Panzeri
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”Scherzetto” di Domenico Starnone, Casa Editrice Einaudi, 2016

di Pinuccia Panzeri
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“Drilleri” af Domenico Starnone. Oversætter: Nina Gross, udg. GRIF

 

Daniele Mallarico, en berømt tegner, der har været bosat i Milano i en del år og med en flot karriere, bliver kaldt til Napoli af datteren for at passe barnebarnet et par dage, mens hun og hendes mand, begge forskere i matematik, skal til en konference. Hovedpersonen i Drilleri (sådan er titlen på dansk), tøver, fordi han i sin høje alder allerede har vænnet sig til at leve alene som enkemand, men han accepterer og forlader således sin dagligdag for at passe denne fireårige dreng, som er ham helt ukendt. Det er nok ikke let at komme tilbage til Napoli, hans fødeby, med al det følelsesmæssige, som det indebærer.

Det er en enkel handling, som udspiller sig i løbet af fire dage, hvor bedstefaren og barnebarnet lærer hinanden at kende og undertiden at elske hinanden, men også, meget oftere, ikke kan døje hinanden.

At det skal lykkes at tilbringe de fire dage før forældrenes tilbagekomst bliver et projekt, barnet vil lege og bedstefaren vil arbejde. Specielt for at komme lidt væk fra barnet og af og til for bedre at holde hinanden ud indfører de begge et drilleri, selvom lille Mario ikke forstår grænserne for drillerierne, og det medfører problemer. Således fra det ene drilleri til det anden forsøger de to at overvinde og udholde nogle dage i hinandens selskab.

To alfahanner slås, blod af det samme blod. Fortællingen skrider frem skarp, grusom, morsom mellem de fire vægge og en balkon, et ”drillende” kammerspil. Det er eksistensens genovervejelse fremkaldt af en slags konkurrence med det gammelkloge barn. En grusom krig mellem de to og med sig selv, mellem datid og nutid, mellem evnen til at udtrykke sig gennem kunst og bevidstheden om, at man ikke kan mere.

 

 

 

 

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Daniele Mallarico, famoso illustratore che vive ormai da anni a Milano, dove ha una brillante carriera, è chiamato dalla figlia per badare al nipote Mario, che vive a Napoli, per alcuni giorni in cui lei e il marito, entrambi studiosi di matematica, saranno assenti per un convegno. A malincuore così il protagonista di Scherzetto, ormai anziano e abituato a vivere da solo dopo anni di vedovanza, accetta e così lascia le sue faccende quotidiane per andare a badare a questo bambino di quattro anni che per lui è un perfettto sconociuto. Non sarà certo facile il ritorno dopo anni a Napoli sua città natale con tutto ciò che questo comporta a livello emotivo.

Una trama semplice che si sviluppa in un arco di quattro giorni, in cui nonno e nipote imparano a conoscersi e ad amarsi talvolta, ma anche, molto più spesso, a non tollerarsi reciprocamente. Riuscire a far passare i giorni che li separano dal ritorno dei genitori diventa un’ impresa, il bambino desidera giocare, il nonno lavorare, soprattutto per potersi allontanare dal bambino per un pochino e negli intramezzi per meglio sopportarsi usano l’escamotage dello scherzetto tra di loro, anche se spesso il piccolo Mario essendo un bambino piccolo non riesce a capirne il limite e questo comporterà qualche problema. Così tra uno scherzetto e l’altro nonno e nipote cercheranno di riuscire a superare e sopportare qualche giorno in compagnia l’uno dell’altro.

Due maschi si fronteggiano, sangue dello stesso sangue. Tra quattro mura e un balcone si svolge il racconto affilato, perfido e divertente, uno “scherzetto” da camera. E’ il riesame di una esistenza sollecitato da una sorta di competizione con il nipotino saccente. Una guerra feroce tra i due e se stesso, tra il tempo andato e quello attuale, tra la capacità di esprimersi con l’arte e la consapevolezza di non esserne più in grado

 

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