I profumi ed i sapori della cucina di casa

di Caterina Arrabito
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Non so se vi sia mai capitato di essere lontano da casa per lungo tempo o di dimorare in paesi stranieri per motivi di lavoro. All' improvviso il desiderio olfattivo della buona cucina di casa comincia a farsi strada, quasi irrefrenabile, mescolandosi all' immaginario gusto di quelle pietanze che abbiamo lasciato dietro di noi.

Un andare a ritroso nel tempo quando l'aroma del caffè che si vaporizzava dalla moka borbottante sul fornello si univa al latte  e al profumo di buono dei biscotti appena sfornati. Bastavano questi odori familiari a farci uscire dal letto e ad affrontare, anche malvolentieri, la giornata di scuola che ci attendeva.

Avete mai fatto caso a quanto sia delizioso, in un giorno di festa, il profumo della torta di mele?

Il connubio perfetto tra il Pan di Spagna  fatto in casa e le fettine di mele che affiorano appena in superficie. Per non parlare del ragù della domenica !

Per noi partenopei il ragù è un rito !
Basta ricordare Sophia Loren nel film "Sabato , domenica e lunedì" quando dal macellaio sciorina la ricetta classica del ragù napoletano.
Oppure la poesia di Eduardo de Filippo "O  rau' " (Il ragù)
"O rau' che me piace a me 
m' o ffaceva sulo mamma'."
Noi campani di una certa età ci svegliamo la mattina della domenica con quest' effluvio di pummarola (=pomodoro) e basilico e mentre il ragù pippiava ( =cuoceva a fuoco lento lento ) già pregustavano l' invitante fetta di pane casereccio sulla quale scivolava mollemente di quel nettare foriero a sua volta di un primo piatto di mezzani spezzati annegati nel sugo e biancheggianti di formaggio grattugiato .

Prosegue il nostro viaggio attraverso quei cari profumi della cucina di casa.

Due festività sono rimaste impresse nella mia memoria, reminiscenze della mia fanciullezza, quando ci si accontentava di poco e anche un piatto di dolcetti fatti in casa ci rendeva felici: il Natale e la Pasqua.

Lo sfrigolio degli struffoli nella padella dei fritti si sposava sapientemente con con il profumo del miele appena sciolto con le scorze di arance e limone.

L' odore penetrante della frittura di calamari e gamberi coinvolgeva tutto il condominio mentre le vongole veraci si aprivano ad una ad una sul fornello inebriando con il loro sapore di mare.

E che dire dei casatielli dolci e salati che rallegravano la nostra Pasqua!

Altri tempi , altri sapori,
  quando cucinare era un atto d' amore!
Amore che si concretizzava  in quelle delizie realizzate da amorevoli mani, quelle della mamma.
Per tutto quanto detto dobbiamo convenire che riunirsi a tavola è una bella forma di coesione e di aggregazione, un gustare tutti insieme piatti che hanno il sapore della Famiglia.

La frenetica società odierna non ci offre molto tempo da trascorrere insieme.
Ci si affida allo street food, al mordi e fuggi, oppure ai piatti artificiosi sapientemente creati da chef di fama internazionale.
Andiamo, tuttavia, ogni tanto, indietro nel tempo, riscopriamo nella nostra memoria i sapori e gli odori della cucina tradizionale e perché no, cerchiamo di riprodurli nella nostra cucina...

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